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Ddl Zan. Da 70 associazioni no profit lettera aperta a senatori su “7 punti illiberali”

Settanta associazioni no profit hanno inviato una lettera aperta ai senatori con la richiesta di “declinare nel corso dei lavori sul ddl 2005, il cosiddetto ddl Zan, i principi di laicità dello Stato e di rispetto dei vincoli costituzionali, recentemente evocati dal Presidente del Consiglio”.

L’iniziativa ha chiuso i lavori della conferenza “Contro le discriminazioni? Si! Ma non così!”, che si è tenuta a Palazzo Madama con la partecipazione, tra gli altri, del sociologo Luca Ricolfi, della scrittrice Marina Terragni, dei giuristi Alberto Gambino (Presidente di Scienza e Vita) e Filippo Vari (Centro Studi Livatino), del presidente di Ethics and public policy center di Washington, Ryan T. Anderson.

Sulla laicità dello Stato e la libertà della scienza e della ricerca, le 70 associazioni no profit hanno messo in risalto che se “il Parlamento, ‘sceglie’ una specifica visione antropologica ed etica, opzionando una fra le teorie filosofiche e antropologiche presenti nella società, quale è il cosiddetto ‘gender’, si mina alle radici la natura di ‘Stato laico’ della Repubblica italiana, infrangendo il nucleo dei ‘diritti inviolabili’, sanciti dall’art. 2 della Costituzione”.

Per altro verso, scrivono, il ddl Zan “impone cosa siano il sesso, l’orientamento sessuale e l’identità di genere, violando l’art. 33 della Costituzione, che vuole liberi la scienza e il suo insegnamentoi”.

Nella lettera si pone poi l’accento sulla “pretesa di imporre al popolo una scelta ideologica attraverso inediti strumenti penali ed educativi, inconciliabili con i valori costituzionali. L’art. 2 del ddl 2005 – precisano le associazioni – prevede nuovi reati con condanne fino a un anno e mezzo di reclusione. Ma se i comportamenti ingiusti come violenza, diffamazione, bullismo, mobbing sono già delitti, che spazio penale avrà la nuova ‘istigazione ad atti di discriminazione’. Sarà reato anche il solo partecipare ad ‘associazioni o gruppi’ che abbiano fra i propri scopi un generico ‘incitamento alla discriminazione’ per ‘motivi fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere’ – si legge ancora nel documento – perciò ogni critica di merito su scopi associativi potrà tingersi di penale restringendo il diritto dei cittadini di ‘associarsi liberamente’”.

Proseguono le associazioni: “L’art. 5 prevede che in caso di condanna anche solo per ‘istigazione alla discriminazione’ vi possano essere sanzioni accessorie come l’interdizione all’attività politica per tre anni, mentre la clausola “salva idee” (art. 4) non è utile a evitare tali esiti illiberali. Essa, anzi, riduce il diritto a liberi ‘convincimenti’. Tutto l’impianto del testo in esame – sottolineano – rimette nelle mani delle Procure penali il vaglio su manifestazioni di pensiero e su vincoli associativi”.

Infine, “l’introduzione della giornata nazionale dedicata anche al ‘gender’, renderebbe obbligatorio, in ogni scuola di ogni ordine e grado, l’insegnamento di tale ideologia anche ai più piccoli e indifesi e ciò anche contro il parere dei genitori”.

Bisogna scongiurare gli effetti illiberali del ddl Zan, effetti che nulla hanno a che fare con il contrasto all’omofobia. Siamo certi che il Senato saprà interpretare al meglio il ruolo di Camera alta che la Costituzione assegna a questo ramo del Parlamento, quale massima guarentigia dei più elevati valori democratici e del bene comune per la società italiana” concludono.

 

Alleanza Cattolica, Ass. Amici di Lazzaro, Ass. Articolo 26, Ass. Cuore Azzurro, Ass. Cerchiamo il Tuo volto, Collatio.it, Ass. Convergenza Cristiana, Ass. Costruire Insieme, Ass. Culturale Zammeru Masil, Ass. Difendere la vita con Maria, Ass. Donum Vitae, Ass. Esserci, Ass. Etica & Democrazia, Ass. FamigliaSI, Ass. Family Day- Difendiamo I Nostri Figli, Ass. Il Crocevia, Aippc – Ass. Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici, Ass. L’albero, Ass. Liberi e Forti, Associazioni Medici Cattolici Italiani, Ass. Nuova Generazione, Ass. naz. Pier Giorgio Frassati, Ass. Nonni 2.0, Ass. Non si tocca la famiglia, Ass. Politicainsieme, Ass. Progetto culturale, Ass. Proposte per Roma, Ass. Pro Vita & Famiglia, Ass. Generazione Famiglia, Ass. Radici, Ass. Rete Popolare, Ass. Risveglio, Ass. Umanitaria Padana, Ass. Vita Nuova – Rete Italia Insieme, Ass. Vivere Salendo, Associazione volontariato Opera Baldo, Avvocatura In Missione, Associazione Nazionale Autonoma Professionisti (A.N.A.P.S.), Ass. Vita Consacrata per la Lombardia (AVCL),  A.Ge. LAZIO, Centro Nazionale Economi di Comunità (C.N.E.C.), Centro Italiano di Promozione e di Assistenza per la Famiglia, Centro internazionale Giovanni Paolo II e per il magistero sociale della Chiesa, Centro Studi Livatino, Circoli insieme, Comitato SALE per la dottrina sociale, Civiltà dell’Amore, Commissario Lazio Accademia di storia dell’arte sanitaria, Comunità Papa Giovanni XXIII, Confederazione internazionale del clero, Conferenza Italiana Superiori Maggiori (C.I.S.M.), CulturaCattolica.it, Fondazione De Gasperi, Fondazione Fiorentino Sullo,  Forum Cultura Pace e Vita Ets, Forum delle Associazioni sociosanitarie, Giuristi per la Vita, Il Popolo della Famiglia, International Family News, G.R.U. – Gruppi di resistenza umana, La Casa dei Diritti, Movimento Cristiano Lavoratori – MCL,  Movimento Per: Politica, Etica, Responsabilità, Movimento per la Vita, Movimento Regina dell’amore, Osservatorio di bioetica di Siena, Osservatorio parlamentare “Vera lex?”, Osservatorio per l’Educazione di Cesena, Presidenza Comitato scientifico Fondazione Fiorentino Sullo, Presidenza Comitato scientifico UCID, Presidenza onoraria Società italiana di bioetica e comitati etici, Rete Liberi di educare, Scuola di Cultura Cattolica, Steadfast. (info@polispropersona.it)